La Chiesa di San Giacomo Maggiore o Chiesa Madre fu costruita in periodo alto-medioevale, nel 1400 circa; lo stile romanico si ritrova nell'aspetto massiccio delle strutture murarie che, con i restauri recenti, sono state riportate allo stato di pietra a vista cosi da restituire alla chiesa l'antica solennità medievale e nella imponente mole del campanile, scandito da cinque ordini di cornici e attraversato alla base da un grande arcone sotto cui passa la via che costeggia la chiesa. La planimetria interna attuale è costituita da due navate, separate da un ordine di cinque grandi archi, la chiesa custodisce numerose testimonianze dell'arte lucana databili tra il XV e il XVIII secolo, come i due affreschi del pittore campano Giovanni Luce raffiguranti il Giudizio Universale e la Serie Cristologica. Appartengono invece al lucano Pietro Antonio Ferro le due tele con la Decollazione di Giovanni Battista (1606) e una Madonna del Carmine con Bambino fra i Santi Giovanni Battista e Francesco. Troviamo anche un coro ligneo del XVI secolo e un confessionale in legno del XVIII secolo; una cripta sotterranea; una fonte battesimale interamente in pietra, recuperata nel 1940 in seguito a lavori di scavo, sistemata sul piccolo sagrato antistante l'entrata principale.